ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Dispone di laboratori e impianti sperimentali di eccellenza e di alte competenze e professionalità in diversi campi, tra cui salute e beni culturali; è inoltre il maggior presidio nazionale in materia di energia e ambiente.
La struttura ENEA si articola in 14 tra centri e laboratori di ricerca e 19 uffici regionali, mentre a Bruxelles è attivo un Ufficio per i rapporti diretti con le istituzioni comunitarie e i programmi comunitari. Come attuatore del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), l’ENEA compie le azioni operative, tecniche e logistiche in Antartide.
Fig. 1: il logo dell’ENEA
Fig. 2: Il logo del PNRA
Enea necessitava di un partner fornitore per la realizzazione di arredi interni per queste tende, che fossero robusti e soprattutto resistenti a uno sbalzo termico con temperature a – 50° C, con punte a – 80° C, e un’umidità compresa fra il 20% e il 50%.
In fase di produzione non solo il freddo estremo, ma anche il grande caldo è stato un fattore da calcolare: durante il trasporto infatti, gli arredi si trovavano all’interno di container parcheggiati nei porti, con temperature fino a 50° C e un’umidità compresa fra il 20% e il 100%.
Il trasporto fino a destinazione prevedeva inoltre, che i componenti fossero completamente smontabili, permettendo un montaggio sul posto estremamente semplice.
Fig. 3: una panoramica delle tende e dei container
Grottaroli accetta questa “sfida”: una lavorazione con specifiche tecniche molto particolari e mai trattate in precedenza, dando il via a un’intensa collaborazione e un reciproco confronto, con i tecnici e gli ingegneri dell’ENEA, nella figura di riferimento di Carlo Malagoli.
Sono state effettuate molte ricerche, dal materiale più idoneo alle diverse prove di laboratorio e prototipizzazione, per dimostrare a livello pratico la modalità di montaggio degli arredi, la funzionalità e la corrispondenza ai requisiti richiesti. Sono 5 le prove di laboratorio che Grottaroli ha realizzato:
Fig. 4: Foto di E.Sacchetti – i due cilindri che formano la base Concordia

- L’avvio della collaborazione fra ENEA e Grottaroli


- Prova di resistenza delle superfici agli sbalzi di temperatura, simulando le condizioni ambientali che il mobile avrebbe incontrato una volta portato in Antartide. Alla fine di ogni fase sono stati eseguiti controlli sulla dimensione e gli spessori; sulla comparsa di eventuali rotture, sulla pellicola di finitura del materiale; comparsa di bolle, rigonfiamenti o spaccature; funzionalità delle parti in movimento.
- Prova di apertura e chiusura con urto delle porte, per verificare un’eventuale deformazione della cerniera e comprendere il limite di funzionalità dell’anta.
- Prova di resistenza delle porte al carico verticale, volta a riscontrare cedimenti della porta ed efficienza dell’anta.
- Prova di resistenza delle guide dei cassetti, con il compito di controllare eventuali deformazioni, cedimenti o interferenze tra il frontale del cassetto e l’anta sottostate.
- Prova di resistenza alla estrazione assiale delle viti, al fine di esaminare eventuali variazioni delle caratteristiche meccaniche del materiale, sottoposto a stress termico.
- Una partnership consolidata nel tempo
